I Bizantini e gli Arabi: le radici di Catanzaro tra conquista e cultura

I Bizantini e gli Arabi: le radici di Catanzaro tra conquista e cultura

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Nel 1059, sotto la guida di Roberto il Guiscardo, Catanzaro cadde sotto il controllo normanno e venne elevata a contea, segnando l’inizio di un nuovo capitolo nella sua storia. Pur con l’arrivo di nuovi usi e modi di vivere, la città non perse la sua vitalità bensì conobbe una fioritura nelle istituzioni comunali, nelle arti e nei mestieri.

Particolarmente fiorente rimase la tradizione della lavorazione della seta, un vero e proprio tesoro locale che alimentava scambi commerciali con altre regioni italiane e paesi dell’Oriente, testimonianza di una vocazione cosmopolita e commerciale.

Intorno al 1250, l’imperatore Federico II incluse Catanzaro nel demanio regio, affidandone il controllo a potenti famiglie locali come i Ruffo.

Catanzaro, così, si consolidava come fulcro di potere e cultura nel cuore della Calabria, intrecciando tradizione, arte e governo sotto la nuova dominazione normanna.

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