Il Nome di Catanzaro: tra origini leggendarie e radici geografiche

Il Nome di Catanzaro: tra origini leggendarie e radici geografiche

Contenuto dell'articolo

L’origine del nome “Catanzaro” si perde tra le pieghe del tempo e dei dialetti, sfuggendo a una certezza definitiva. Nel corso dei secoli, l’intersecarsi di lingue e tradizioni ha intrecciato varie interpretazioni, lasciando spazio a due principali spiegazioni.

Da un lato, la tradizione vuole che il nome derivi dall’unione di due valorosi protagonisti della milizia greca bizantina, i capitani Cataro e Zaro, che guidarono la popolazione nella fondazione della nuova città. Questa ipotesi affascina per la presenza storica e simbolica di questi due condottieri che imprimono il proprio segno nell’identità locale.

Dall’altro lato, si guarda al contesto geografico e linguistico, riannodando il nome all’antico corso d’acqua che lambiva il territorio: la Fiumarella, anticamente chiamata Zaro. Ancora oggi, il toponimo Zarapoti – che unisce il greco “Zaro” con “Potamus”, ovvero “fiume” – testimonia questa radice. In questa chiave, “Catanzaro” significherebbe “Katà lo Zaro”, cioè “al di là del fiume Zaro”, a indicare l’insediamento sorto oltre il corso d’acqua.

Documenti storici confermano l’evoluzione di questo nome: nel X secolo, durante il periodo bizantino, la città era nota come “Catafioron” – “sul fiorito” –, un’immagine che evoca paesaggi rigogliosi, mentre più tardi nelle fonti latine compare la denominazione “Catacium”.

Così, tra mito e natura, guerrieri e fiumi, il nome di Catanzaro racconta un’indefinibile fusione di storie e paesaggi, che rimane uno degli enigmi affascinanti del territorio.

Newsletter