Bellavista
Accessibilità
- Family Friendly
- Animali ammessi
Descrizione attrazione
Bellavista: la terrazza che conquistò l’Europa
Lungo via De Seta, nel cuore del centro storico catanzarese, si apre uno dei panorami più spettacolari del Mediterraneo. Bellavista non è solo un nome evocativo, ma una promessa mantenuta: da questa suggestiva balconata naturale lo sguardo spazia libero sulla vallata della Fiumarella fino ad abbracciare l’intero golfo di Squillace, in un colpo d’occhio che nelle giornate limpide si estende dalle Castella fino a Punta Stilo.
Il Grand Tour e la scoperta di Catanzaro
Alla fine del XVIII secolo, quando il Grand Tour rappresentava il completamento dell’educazione dell’aristocrazia europea, Bellavista divenne una tappa obbligata per i viaggiatori britannici alla scoperta dell’Italia meridionale. Questi raffinati esploratori, armati di taccuini e acquerelli, rimasero letteralmente conquistati dalla maestosità del panorama catanzarese, tanto da inserire questa terrazza naturale tra le meraviglie imperdibili del loro itinerario italiano.
La posizione strategica di Catanzaro, arroccata sui suoi tre colli e affacciata su due mari, offriva ai viaggiatori del Settecento un’esperienza visiva unica: dall’alto dei suoi 320 metri sul livello del mare, la città dominava un territorio che spaziava dalle montagne della Sila alle acque cristalline dello Ionio, creando un quadro naturale di rara bellezza che non aveva eguali nel panorama europeo.
Le testimonianze dei grandi viaggiatori
George Gissing, lo scrittore inglese che nel 1897 compì il suo celebre viaggio in Calabria descritto in “By the Ionian Sea”, rimase profondamente colpito dalla vista che si godeva da Catanzaro. Nelle sue pagine, Gissing cattura l’emozione di chi, giunto sulla terrazza di Bellavista, si trova improvvisamente di fronte a uno spettacolo che supera ogni aspettativa: “Il panorama che si apre davanti agli occhi è di una bellezza che toglie il respiro, un susseguirsi di colline e vallate che si perdono verso il mare in una sinfonia di colori che cambia con la luce del giorno”.
François Lenormant, archeologo e viaggiatore francese, nelle sue esplorazioni della Magna Grecia dedicò pagine memorabili alla vista di Catanzaro, descrivendola come “un balcone privilegiato sulla storia e sulla natura del Mediterraneo”. Le sue osservazioni, pubblicate in “À travers l’Apulie et la Lucanie”, contribuirono a diffondere in tutta Europa la fama dei panorami catanzaresi.
“La regina dei panorami”
Fu proprio grazie alle testimonianze di questi illustri viaggiatori che Catanzaro acquisì l’appellativo di “regina dei panorami”, un titolo che la città conserva ancora oggi con orgoglio. Questa definizione non era solo un omaggio alla bellezza del paesaggio, ma riconosceva anche l’unicità di una posizione geografica che permetteva di abbracciare con un solo sguardo mare, montagne, colline e pianure.
Il panorama di Bellavista offre infatti una lezione di geografia naturale a cielo aperto: verso est si estende la piana di Sant’Eufemia, verso sud-est il golfo di Squillace con le sue acque azzurre, verso ovest le prime propaggini della Sila, mentre a sud lo sguardo può spingersi fino alle coste della Locride, creando un mosaico paesaggistico di straordinaria varietà.
Un teatro naturale in continua evoluzione
Ciò che rende ancora oggi affascinante Bellavista è la capacità di questo panorama di trasformarsi continuamente. Nelle prime ore del mattino, quando la nebbia sale dalla Fiumarella, il paesaggio assume contorni fiabeschi, quasi romantici. A mezzogiorno, sotto il sole mediterraneo, ogni dettaglio si fa nitido e i colori esplodono in tutta la loro intensità. Al tramonto, quando il sole si tuffa nel Tirreno, l’intera vallata si tinge di oro e di rosso, offrendo uno spettacolo che non ha nulla da invidiare ai più celebrati tramonti del mondo.
Il golfo di Squillace: un anfiteatro sul mare
Dalla terrazza di Bellavista, il golfo di Squillace si presenta come un perfetto anfiteatro naturale. Le Castella, con la sua fortezza aragonese che emerge dal mare, segna l’estremità settentrionale di questo arco costiero, mentre Punta Stilo, con il suo faro e i resti dell’antica Kaulon, ne chiude l’orizzonte meridionale. In mezzo, una successione di borghi marinari, spiagge dorate e promontori rocciosi che raccontano millenni di storia mediterranea.
Un patrimonio da preservare e valorizzare
Oggi Bellavista rappresenta non solo un punto panoramico di eccezionale bellezza, ma anche un simbolo dell’identità catanzarese. La vista che si gode da questa terrazza naturale è un patrimonio che appartiene non solo alla città, ma all’intera umanità, come testimonianza di come la natura possa creare opere d’arte di bellezza assoluta.
La valorizzazione di questo sito richiede un approccio rispettoso che sappia coniugare la fruizione turistica con la preservazione dell’ambiente. Bellavista deve continuare a essere quello che è sempre stata: una finestra aperta sulla bellezza del mondo, un luogo dove il tempo sembra fermarsi per permettere all’anima di nutrirsi di panorami che restano impressi per sempre nella memoria.
L’eredità dei viaggiatori del Grand Tour
L’eredità lasciata dai viaggiatori del Grand Tour è preziosa: ci hanno insegnato a guardare il nostro territorio con occhi nuovi, a riconoscere la bellezza che spesso diamo per scontata. Le loro testimonianze ci ricordano che Bellavista non è solo un punto panoramico, ma un luogo dell’anima, dove la contemplazione della natura diventa esperienza spirituale.
Oggi, come allora, chi si affaccia da questa terrazza privilegiata vive un’emozione che trascende il semplice piacere estetico: è il riconoscimento di appartenere a un territorio benedetto dalla natura, dove ogni sguardo verso l’orizzonte è un invito al sogno e alla scoperta.
Bellavista continua così a mantenere fede al suo nome, offrendo a chiunque la visiti quella “bella vista” che ha incantato aristocratici britannici, scrittori famosi e migliaia di viaggiatori, confermando Catanzaro nel suo ruolo di “regina dei panorami” del Mediterraneo.
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