Museo Diocesano d’Arte Sacra: Il Cuore Spirituale di Catanzaro

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Descrizione attrazione

Nel cuore della cittadella vescovile di Catanzaro, dove da oltre mille anni risuonano preghiere e si custodiscono tesori di fede, il Museo Diocesano d’Arte Sacra rappresenta uno scrigno di bellezza che racconta secoli di devozione e maestria artigianale. Inaugurato nel 1997 per volontà dell’arcivescovo Antonio Cantisani, questo straordinario museo trova dimora nel palazzo Episcopale, testimone silenzioso di una storia che affonda le radici nell’età normanna.

Il Palazzo Episcopale: Architettura e Storia

Affacciato sulla storica piazza del Duomo – che ancora oggi conserva il toponimo medievale di “Vescovato” – il palazzo Episcopale è un magnifico esempio di architettura rinascimentale calabrese. Costruito probabilmente tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, l’edificio ha attraversato i secoli adattandosi ai tempi ma mantenendo intatta la sua dignità architettonica.
La struttura rettangolare originaria, con il suo elegante dialogo tra androne, portico e scale che si aprono sulla corte interna, rivela l’antica sapienza costruttiva. Gli ambienti del piano terra, con le loro volte a botte e a sesto ribassato policentrico, testimoniano l’impianto strutturale antico, basato su possenti mura esterne e un sistema di muri interni paralleli alla facciata principale.
Particolarmente suggestiva è la cappella episcopale a pianta circolare, sormontata da un delicato cupolino e decorata con ornamentazioni ottocentesche che fondono elementi tardo-Barocchi e neoclassici, probabilmente opera di maestranze calabresi delle tradizionali scuole di Serra San Bruno o Rogliano.

I Tesori della Fede: Tre Sale di Meraviglie

Il museo si sviluppa attraverso tre sale che custodiscono un patrimonio artistico di inestimabile valore, proveniente dalle antiche parrocchie medievali, dai conventi e monasteri della città, dalla Cattedrale e dall’intero territorio dell’antica diocesi.
L’Argenteria Sacra: Capolavori di Oreficeria
Il nucleo più prezioso è rappresentato dal Tesoro della Cattedrale, miracolosamente scampato alle distruzioni e ai saccheggi dell’ultima guerra. Qui potrete ammirare:
– Il calice siciliano di fra Lorenzo da Catanzaro (1654), proveniente dalla chiesa dell’Osservanza
– La maestosa croce astile della Cattedrale (1695), opera di Giovanni Battista Buonacquisto
– L’ostensorio dell’ex monastero di Santa Chiara (1792), esempio di raffinata oreficeria settecentesca
– Il prezioso calice con l’Assunta e le Virtù teologali in argento dorato, commissionato da monsignor Raffaele Maria De Franco
– L’ostensorio d’oro del Congresso Eucaristico Regionale (1933), capolavoro di Giuseppe Guelfi

I Tessuti Sacri: L’Arte della Seta Catanzarese

La sala “B” rappresenta un unicum nel panorama museale calabrese: qui la tradizione serica di Catanzaro si fonde con l’arte liturgica, creando una collezione tessile di straordinaria bellezza e valore documentario. I paramenti, databili dal XVI al XX secolo, raccontano la storia di una città che ha fatto della lavorazione della seta la propria eccellenza.
Tra i pezzi più preziosi:
– Il piviale di Emanuele Spinelli (1714-1727), su fondo cremisi e oro, arricchito da raffinati merletti in trina aurea e lo stemma della nobile famiglia napoletana
– La pianeta della famiglia Spedalieri di Guardavalle, in taffetas chiné “à la branche”, caratterizzata dal disegno “a fiamme” con sfumature policrome
– I paramenti di monsignor Raffaele Maria De Franco, che resse la diocesi per oltre trent’anni, testimonianza di un’epoca di grande splendore artistico

La Pinacoteca: Maestri tra Barocco e Neoclassico

Le tele che ornano il museo completano un percorso artistico di grande suggestione. Spiccano le opere di Biagio De Vico, Domenico Leto, Francesco Saverio Mergolo e la splendida tela di San Nicola vescovo della metà del XVII secolo, di ambito romano, che rivela influenze berniniane e cortoniane con echi della pittura di Giacinto Brandi.

Un Patrimonio da Scoprire

Il Museo Diocesano non è solo un contenitore di opere d’arte, ma un viaggio attraverso la spiritualità e la cultura materiale di Catanzaro. Ogni paramento, ogni oggetto liturgico racconta una storia di fede, di committenza, di maestria artigianale che ha reso questa città un centro di eccellenza artistica nel Meridione d’Italia.
La visita diventa così un’esperienza multisensoriale: tra il luccichio degli argenti, la preziosità delle sete e la profondità spirituale dei dipinti, si respira l’atmosfera di una tradizione che ha saputo coniugare arte e fede, bellezza terrena e aspirazione celeste.
Qui, nel silenzio raccolto delle sale, il tempo sembra sospeso, e ogni visitatore può immergersi in un patrimonio che è insieme memoria del passato e testimonianza viva di una comunità che ha saputo custodire e tramandare i propri tesori più preziosi.

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