Palazzo della Camera di Commercio (già Grimaldi-Montuori): dove nacque Catanzaro
Accessibilità
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Descrizione attrazione
Piazza Bernardino Grimaldi – Sec. XVII, rifacimenti 1879
Architetti: Michele Manfredi e Vincenzo Parisi
Dove oggi sorge l’elegante sede della Camera di Commercio, si stratificano oltre mille anni di storia cittadina. Questo palazzo, che ha attraversato i secoli cambiando nome e funzione ma mantenendo sempre un ruolo centrale nella vita della città, custodisce un segreto straordinario: qui, secondo la tradizione, sorgeva la prima cattedrale di Catanzaro, dedicata a San Michele Arcangelo e consacrata nel X secolo.
Le Origini Leggendarie: La Prima Cattedrale
Secondo le “Memorie Historiche” di Vincenzo D’Amato del 1670, i primi abitanti della città “edificarono la Chiesa Matrice in quel luogo appunto ove oggi è la Piazza Maestra sotto Titolo di S. Michele Arcangelo, e quella consacrò Stefano Arcivescovo di Reggio ad istanza di Flagizio Procurator di Niceforo”.
Quando nel 1121 fu costruita la nuova Cattedrale normanna, i ruderi dell’antica chiesa erano ancora visibili ai tempi dello storico D’Amato. Con il tempo, questi furono progressivamente distrutti per far posto al Monte di Pietà con la sua chiesetta e all’attiguo palazzo della famiglia Grimaldi.
La Dinastia dei Grimaldi (1644-1851)
Gli Inizi: Cristofaro Pallone e Bernardino Marincola
Le prime notizie documentate dell’edificio risalgono al 1644, quando il Capitano Cristofaro Pallone vendette la propria parte di palazzo a Gregorio Grimaldi. Una parte dell’edificio risultava già di proprietà di Bernardino Marincola, barone di Sellia, testimonianza della complessa proprietà nobiliare del tempo.
La Consolidazione: I Grimaldi Padroni
Nel 1665 il palazzo era di Giovanni Grimaldi e rimase alla famiglia fino al 1851, quando l’ultima proprietaria Peppina Grimaldi vendette la sua parte al Cavalier Pasquale Montuori, segnando la fine di oltre due secoli di proprietà nobiliare.
Il Contesto Urbano Settecentesco
Nel 1769 il palazzo si trovava in posizione strategica:
– A sud con il palazzo del Monte di Pietà
– Al centro tra la via degli Scarpari (oggi via Duomo)
– La via dei Barbieri (oggi corso Giuseppe Mazzini)
– La piazza Mercanti (oggi piazza Bernardino Grimaldi)
Questa posizione centrale ne faceva uno dei fulcri della vita commerciale e sociale cittadina.
L’Era Montuori: Borghesia Imprenditoriale
Il Cambio di Proprietà: Simbolo di un’Epoca
Il passaggio dai Grimaldi ai Montuori nel 1851 è emblematico della trasformazione sociale post-unitaria. La Restaurazione Borbonica e la ricostruzione dopo i terremoti del 1783 e 1832 portarono al consolidamento dell’alta borghesia e alla vendita di molte residenze nobiliari.
Pasquale Montuori: L’Imprenditore Visionario
Pasquale Montuori, imprenditore edile impegnato anche in opere pubbliche, acquisì il palazzo in fasi successive:
1840: prima porzione
1851: seconda porzione
Anni ’70: locali del Monte dei Pegni e Maritaggi
Quest’ultima acquisizione, venduta dal sindaco Francesco De Seta e dal presidente della Congregazione di Carità Giuseppe Rossi, permise di creare il “grandissimo palazzo” che ancora oggi domina l’intero isolato.
Un Colosso Architettonico
Le Dimensioni Straordinarie
Già nell’Ottocento le dimensioni erano eccezionali:
Piano terreno: 22 vani
Piano superiore: 30 vani
Corpo a tre piani: 11 vani
Superficie totale: 955,54 mq
Corte interna: 169,60 mq
La Grande Trasformazione del 1877-1879
Il Piano di Rettificazione del Corso
Nel 1877, per effetto dell’opera di allargamento e rettificazione del Corso principale, il palazzo fu inserito nel “progetto di massima” come la più consistente unità immobiliare da espropriare. Il progetto prevedeva la demolizione del fronte stradale e l’arretramento di 7,50 metri secondo il nuovo allineamento.
Gli Architetti del Rinnovamento
Nel 1879 si avviarono le procedure di espropriazione e il progetto di rettifica fu affidato agli architetti catanzaresi Michele Manfredi e Vincenzo Parisi. I loro disegni, datati 27 agosto 1879 e custoditi presso l’Archivio Storico del Comune, prevedevano:
– Rettifica della facciata prospiciente il Corso
– Risistemazione degli ambienti interni
– Trasformazione della corte da quadrata a trapezoidale
– Nuova scalinata a sinistra (oggi scomparsa)
– Scalone ottocentesco a destra con volte decorate da stucchi fitomorfi
L’Architettura: Eclettismo Ottocentesco di Qualità
Le Facciate: Omaggio al Rinascimento
L’edificio rivela il gusto ottocentesco nelle due facciate principali prospicienti corso e piazza. La soluzione d’angolo semicircolare bugnato indica una precisa volontà di sottolineare l’importanza dei due assi viari.
Le scelte formali e compositive fanno eco ai più noti esempi rinascimentali fiorentini e romani:
Piano Terra:
– Bugnato interrotto da aperture commerciali
– Elementi modanati in granito
Piano Nobile:
– Fascia marcapiano con teoria di balconi
– Mensole e soglie in granito
– Ringhiere in ferro e ghisa
– Lesene riquadrate con capitelli tuscanici su alti piedistalli
Piano Attico:
-Alternanza di timpani semicircolari e triangolari
– Paraste con capitelli ionici
– Cornicione aggettante con mensole in pietra decorate da elementi fitomorfi
Gli Elementi Decorativi: Eccellenza Artigianale
Tra le caratteristiche peculiari del rifacimento spiccano elementi di pregio realizzati in terracotta:
– Capitelli delle paraste
– Mensole delle finestre delle facciate minori
– Basi modulari decorative dei balconi del secondo piano
Questi elementi, presenti anche in altri edifici coevi cittadini, testimoniano l’alta qualità dell’artigianato locale.
La Destinazione Camerale: Continuità Istituzionale
Ad opera ultimata, il palazzo fu acquistato dalla Camera di Commercio, ente istituito in città nel 1862. Questa destinazione conferì all’edificio una nuova dignità istituzionale, trasformandolo da residenza privata a sede di rappresentanza del commercio cittadino.
Un Palinsesto di Storia
Palazzo Grimaldi-Montuori rappresenta un perfetto palinsesto storico che stratifica:
X secolo: la prima cattedrale di San Michele
XVII secolo: la residenza nobiliare dei Grimaldi
XIX secolo: la trasformazione borghese dei Montuori
1879: il rifacimento architettonico di Manfredi e Parisi
Epoca moderna: la sede camerale
Simbolo di Continuità
Oggi questo palazzo continua a svolgere la sua funzione di rappresentanza economica della città, mantenendo quel ruolo centrale che ha sempre avuto nella vita di Catanzaro. Dalle preghiere della prima cattedrale agli affari della Camera di Commercio, l’edificio testimonia la continuità storica di una città che sa reinventarsi senza perdere la propria identità.
Un palazzo che è insieme memoria delle origini e simbolo del presente, dove l’architettura diventa testimonianza vivente di oltre mille anni di storia cittadina, dalle radici medievali alla modernità imprenditoriale.
