Villa Margherita

Accessibilità

  • Senza barriere
  • Family Friendly
  • Animali ammessi
Immagine dell'attrazione Villa Margherita

Informazioni attrazione

Prezzo
Gratuito
Orari di apertura
1 Ottobre - 31 Maggio dalle 7:00 alle 20:00
1 Giugno - 30 Settembre dalle 7:00 alle 22:00

Descrizione attrazione

Villa Margherita: il giardino incantato di Catanzaro

A 320 metri di altitudine, nel cuore verde di Catanzaro, Villa Margherita si erge come uno dei più raffinati esempi di architettura paesaggistica dell’Italia meridionale. Questo gioiello urbano, nato dalla visione illuminata del sindaco Francesco De Seta e arricchito dal genio creativo dei decoratori Federico ed Enrico Andreotti e dell’architetto Feher, rappresenta un perfetto equilibrio tra arte, natura e panorami mozzafiato che spaziano dalle vette della Sila alle coste opposte.

La visione di Francesco De Seta: da orto a giardino reale

La storia di Villa Margherita inizia con un atto di coraggio urbanistico: la decisione del sindaco Francesco De Seta di trasformare un impervio terreno utilizzato come orto e vigneto in quello che sarebbe diventato il salotto verde della città. Questa scelta visionaria, tipica dell’epoca post-unitaria quando le città italiane ambivano a dotarsi di spazi pubblici degni delle capitali europee, dimostra la lungimiranza di un’amministrazione che credeva nel valore della bellezza come fattore di sviluppo civile.

Il progetto rappresentava una sfida tecnica non indifferente: trasformare un terreno accidentato e produttivo in un giardino pubblico richiedeva competenze specifiche di ingegneria idraulica, architettura del paesaggio e arte decorativa. La scelta di affidare l’opera ai fratelli Andreotti e all’architetto Feher garantì un risultato di altissimo livello qualitativo.

I maestri dell’arte decorativa: Federico ed Enrico Andreotti

I fratelli Federico ed Enrico Andreotti rappresentavano l’eccellenza italiana nell’arte decorativa di fine Ottocento. La loro collaborazione con l’architetto Feher per la realizzazione di Villa Margherita diede vita a un progetto che coniugava la tradizione italiana dei giardini all’italiana con le innovazioni del paesaggismo europeo dell’epoca.

L’intervento degli Andreotti non si limitò agli aspetti puramente botanici, ma abbracciò una concezione globale dello spazio che prevedeva elementi architettonici, decorativi e scenografici integrati nel disegno paesaggistico. Questa visione olistica trasformò la villa in un’opera d’arte totale, dove ogni elemento concorre a creare un’esperienza estetica completa.

L’architetto Feher e i giardini lussureggianti

L’architetto Feher portò nel progetto di Villa Margherita la sua esperienza internazionale, creando giardini “estesi e lussureggianti” che rappresentano ancora oggi un modello di eccellenza nel panorama del verde pubblico italiano. La sua progettazione seppe valorizzare la posizione privilegiata della villa, creando percorsi panoramici, belvedere naturali e spazi di contemplazione che esaltano la bellezza del paesaggio circostante.

I giardini di Feher si caratterizzano per l’uso sapiente della vegetazione mediterranea, l’integrazione armoniosa tra spazi formali e aree naturalistiche, la creazione di microclimi che permettono la coesistenza di specie diverse. Questo approccio botanico raffinato ha reso Villa Margherita un laboratorio vivente di biodiversità urbana.

Il 21 gennaio 1881: l’inaugurazione reale

L’inaugurazione di Villa Margherita il 21 gennaio 1881 alla presenza del Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia rappresentò un momento storico per Catanzaro. L’intitolazione alla Regina non fu solo un omaggio protocollare, ma il riconoscimento del valore nazionale di quest’opera di urbanistica e paesaggistica.

La presenza dei Sovrani sancì l’inserimento di Catanzaro nel circuito delle città italiane degne di attenzione reale, elevando il prestigio della città calabrese e confermando la qualità del progetto realizzato. L’evento trasformò Villa Margherita in un simbolo dell’Italia unita, dove il Mezzogiorno dimostrava di saper creare bellezza e modernità al pari delle regioni settentrionali.

Un belvedere naturale a 320 metri

La posizione di Villa Margherita a 320 metri di altitudine la trasforma in un belvedere naturale di straordinaria suggestione. Il panorama che si gode dai suoi viali spazia in un arco visivo che abbraccia l’intera geografia calabrese: dalle vette innevate della Sila alle coste ioniche e tirreniche, dalle colline dell’entroterra ai borghi marinari della costa.

Questa posizione privilegiata fa della villa non solo un giardino urbano, ma un punto di osservazione privilegiato per comprendere la geografia e la bellezza del territorio calabrese. Ogni stagione offre panorami diversi: dai colori autunnali della Sila ai tramonti dorati sul mare, dalle fioriture primaverili alle notti stellate d’estate.

La Biblioteca Comunale “F. de Nobili”: un tesoro di sapere

All’interno di Villa Margherita trova sede la Biblioteca Comunale “F. de Nobili”, intitolata a una delle figure più illustri della cultura catanzarese. Questa istituzione custodisce migliaia di volumi e manoscritti antichi che rappresentano un patrimonio bibliografico di inestimabile valore per la ricerca storica e letteraria.

La presenza della biblioteca trasforma Villa Margherita in un centro culturale completo, dove la bellezza del paesaggio si coniuga con la ricchezza del sapere. I lettori possono godere di un ambiente di studio unico, circondati dal verde e dalla quiete dei giardini, in una sintesi perfetta tra natura e cultura.

La collezione di manoscritti antichi rappresenta una testimonianza preziosa della storia intellettuale calabrese, conservando documenti che raccontano secoli di vita culturale, religiosa e civile della regione.

Il Museo Numismatico March: storia attraverso le monete

Il Museo Numismatico March, anch’esso ospitato nella villa, offre ai visitatori un viaggio affascinante attraverso la storia economica e politica del Mediterraneo. La collezione numismatica permette di ricostruire i rapporti commerciali, le dominazioni politiche, l’evoluzione artistica attraverso lo studio delle monete antiche.

Questa istituzione museale arricchisce l’offerta culturale di Villa Margherita, trasformandola in un polo multidisciplinare dove botanica, storia, arte e letteratura si incontrano in un dialogo fecondo.

Un modello di gestione del verde urbano

Villa Margherita rappresenta ancora oggi un modello di eccellenza nella gestione del verde urbano. La manutenzione dei giardini, la conservazione delle specie botaniche, l’integrazione tra funzioni culturali e ricreative dimostrano come sia possibile coniugare conservazione del patrimonio storico e fruizione pubblica.

I viali della villa sono frequentati quotidianamente da cittadini di tutte le età: famiglie con bambini, studenti che cercano un luogo tranquillo per lo studio, anziani che trovano nei giardini un’oasi di pace, turisti attratti dalla bellezza del paesaggio e dal valore storico del luogo.

Un patrimonio per il futuro

Villa Margherita rappresenta un patrimonio che Catanzaro deve conservare e valorizzare per le future generazioni. La sua importanza va oltre il valore estetico e ricreativo: è un documento storico dell’urbanistica ottocentesca, un laboratorio di biodiversità urbana, un centro culturale di eccellenza.

La sfida per il futuro è quella di mantenere l’equilibrio tra conservazione e innovazione, preservando l’identità storica della villa mentre si adatta alle esigenze della città contemporanea. Villa Margherita deve continuare a essere quello che è sempre stata: un luogo dove la bellezza della natura si sposa con la ricchezza della cultura, dove il panorama mozzafiato si accompagna alla profondità del sapere, dove ogni cittadino può trovare un momento di pace e di elevazione spirituale.

In un’epoca in cui le città spesso sacrificano il verde alle esigenze del traffico e dell’edificazione, Villa Margherita rimane un esempio luminoso di come sia possibile creare e mantenere spazi di qualità che migliorano la vita dei cittadini e l’immagine della città. È un invito permanente alla contemplazione, allo studio, al rispetto per la natura e per la storia, valori che non passano mai di moda e che rappresentano il fondamento di ogni civiltà degna di questo nome.

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